VUOI COMPRARE FACEBOOK, AMAZON, TESLA? PRIMA LEGGI QUA!

Se stai valutando di investire in Apple, Tesla, Amazon, Facebook oppure in una qualsiasi altra azione NON italiana, dovresti prima considerare la cosa più importante di questi titoli, ovvero la TASSAZIONE!
Diversamente da quanto capita in Italia (per Unicredit, Intesa San Paolo ecc..) dove i dividendi (e le eventuali plusvalenze) sono tassati al 26%, per qualsiasi titolo estero vige la regola della doppia tassazione, ma come funziona nel dettaglio? Lo spieghiamo con un esempio pratico…
Immaginiamo di aver comprato 1000 Dollari di un’azione americana (per il momento mettiamo da parte il discorso del tasso di cambio, di cui parleremo in maniera approfondita nella nostra rubrica “ABC INVESTIMENTI”) immaginando che 1 Euro = 1 Dollaro, e di ricevere il nostro dividendo annuale in qualità di azionisti, ad esempio del 10%, pari a 100.
A questo punto, se l’azione fosse italiana, dovremmo pagare il 26% di tassazione, quindi 26, e riceveremmo un dividendo netto di 100-26= 74 Dollari.
Ma come abbiamo detto il nostro investimento è americano, quindi di tasse ne avremo 2 ovvero:
1. Tassazione estera (per gli Stati Uniti è del 15%)
2. Tassazione italiana 26%
Quindi tornando al nostro esempio, se parto da un dividendo di 100 in America, il mio guadagno dall’America all’Italia subirà, ancora prima di arrivare, un taglio di 15, perciò la tassazione classica italiana, del 26%, dovrà essere applicata stavolta su 100-15 (quindi 85), quindi il 26% di 85 corrisponde a 22,1.
Se togliamo quindi anche quest’ultima imposta, quanto ci rimane di netto? 100-15-22,1=62,9
Facciamo due conti veloci per accorgerci che le nostre azioni, che in America rendono 8,5% (agli americani) a noi rendono invece il 6,29%.
Considerate che ogni Paese ha una tassazione estera propria, in molti casi anche peggiore di quella USA. Di seguito indichiamo le principali:
· Francia 30%
· Germania 26,375%
· Giappone 20,315%
· Spagna 21%
· Svizzera 35%
· Stati Uniti 15%
· Brasile 0%
Però ho anche una notizia buona, tutto quello che pagate di tasse estere SOPRA il 15% potete chiederlo indietro (ma il processo è lungo, faticoso e comunque prima vi tassano, poi con mooolta calma ve li tornano), e la maggior parte delle volte il gioco non vale la candela.