06.21.2020
Spesso quando si ragiona in termini di diversificazione, si pensa soprattutto a questi ai seguenti aspetti:
- diversificazione per asset class (azioni, obbligazioni ecc)
- diversificazione per paesi
- diversificazione per settori
Infatti si è convinti di aver fatto un ottimo lavoro semplicemente comprando qualche etf diversificato con dei costi limitati, eppure questo è vero solo in parte, e lo dimostriamo come sempre nella pratica.
Immaginiamo di comprare (per semplificare) 2 etf, investendo 1000 Euro su ciascuno di essi, per un portafoglio totale di 2000 Euro.
Dopo un anno, decido di liquidare il mio portafoglio, con i seguenti risultati:
- ETF “A”: -300 Euro (-30%)
- ETF “B”: + 400 Euro (+40%)
Il risultato lordo deve poi tenere conto della tassazione, nella maggior parte dei casi al 26%, per cui nel caso del secondo etf il guadagno netto sarà di 296 Euro, e perciò alla fine della fiera il mio risultato complessivo di portafoglio sarà negativo di -300+296 = – 4 Euro (nonostante il guadagno del secondo etf sia stato maggiore della perdita del primo), questo perchè dovrò pagare 104 Euro di tassazione (il 26% di 400 Euro).
Ecco perchè considerare anche l’aspetto fiscale è fondamentale, come spieghiamo in pratica nella nostra
NUOVA AREA RISERVATA con i nostri portafogli.
Una buona diversificazione deve si contenere i punti visti sopra, con l’aggiunta di una diversificazione che renda però il portafoglio complessivo efficace anche fiscalmente, e la domanda successiva che avrete è: ok, ma come si fa?
Semplice…
Il portafoglio dovrà essere diversificato anche per tipologia di strumento, dovendo quindi comprendere anche singole azioni, obbligazioni e certificati!
Torniamo all’esempio di prima e vediamo un portafoglio leggermente diverso…
Totale investimento 2000 Euro suddiviso in:
- ETF “A”: 1000 Euro
- OBBLIGAZIONE “B”: 1000 Euro
Anche qui dopo un anno vendiamo ed abbiamo:
- ETF “A”: -300 Euro (-30%)
- Obbligazione “B”: +400 Euro (+40%)
In questo caso, a differenza del primo portafoglio di soli etf,
POSSO UTILIZZARE LA PERDITA DELL’ETF “A” PER COMPENSARE I GUADAGNI SULLA MIA OBBLIGAZIONE “B”!
Perciò, le tasse che andrò a pagare sul secondo titolo saranno pari al 26% di (400-300) = 26 Euro!
Morale,
il guadagno complessivo del mio portafoglio, semplicemente diversificando i diversi titoli passerà da una perdita di 4 Euro (portafoglio di soli etf) ad un guadagno di 74 Euro!
Ecco come migliorare quindi le performance del portafoglio andando semplicemente ad agire sulla leva fiscale, con un ultimo accorgimento:
è importante perchè il vantaggio fiscale sia utilizzato vendere PRIMA i prodotti in perdita e DOPO quelli in guadagno, e le perdite si possono recuperare al massimo entro 4 anni
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi vedere nella pratica come costruire un portafoglio investimenti profittevole,
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Alla prossima