COME USARE LA FISCALITA’ PER MIGLIORARE I RENDIMENTI DEI PROPRI INVESTIMENTI E PAGARE MENO TASSE

Spesso quando si ragiona in termini di diversificazione, si pensa soprattutto a questi ai seguenti aspetti:
  • diversificazione per asset class (azioni, obbligazioni ecc)
  • diversificazione per paesi
  • diversificazione per settori
Infatti si è convinti di aver fatto un ottimo lavoro semplicemente comprando qualche etf diversificato con dei costi limitati, eppure questo è vero solo in parte, e lo dimostriamo come sempre nella pratica. Immaginiamo di comprare (per semplificare) 2 etf, investendo 1000 Euro su ciascuno di essi, per un portafoglio totale di 2000 Euro. Dopo un anno, decido di liquidare il mio portafoglio, con i seguenti risultati:
  • ETF “A”: -300 Euro (-30%)
  • ETF “B”: + 400 Euro (+40%)
Il risultato lordo deve poi tenere conto della tassazione, nella maggior parte dei casi al 26%, per cui nel caso del secondo etf il guadagno netto sarà di 296 Euro, e perciò alla fine della fiera il mio risultato complessivo di portafoglio sarà negativo di -300+296 = – 4 Euro (nonostante il guadagno del secondo etf sia stato maggiore della perdita del primo), questo perchè dovrò pagare 104 Euro di tassazione (il 26% di 400 Euro). Ecco perchè considerare anche l’aspetto fiscale è fondamentale, come spieghiamo in pratica nella nostra NUOVA AREA RISERVATA con i nostri portafogli. Una buona diversificazione deve si contenere i punti visti sopra, con l’aggiunta di una diversificazione che renda però il portafoglio complessivo efficace anche fiscalmente, e la domanda successiva che avrete è: ok, ma come si fa? Semplice…

Il portafoglio dovrà essere diversificato anche per tipologia di strumento, dovendo quindi comprendere anche singole azioni, obbligazioni e certificati!

Torniamo all’esempio di prima e vediamo un portafoglio leggermente diverso… Totale investimento 2000 Euro suddiviso in:
  1. ETF “A”: 1000 Euro
  2. OBBLIGAZIONE “B”: 1000 Euro
Anche qui dopo un anno vendiamo ed abbiamo:
  • ETF “A”: -300 Euro (-30%)
  • Obbligazione “B”: +400 Euro (+40%) 
In questo caso, a differenza del primo portafoglio di soli etf, POSSO UTILIZZARE LA PERDITA DELL’ETF “A” PER COMPENSARE I GUADAGNI SULLA MIA OBBLIGAZIONE “B”! Perciò, le tasse che andrò a pagare sul secondo titolo saranno pari al 26% di (400-300) = 26 Euro! Morale, il guadagno complessivo del mio portafoglio, semplicemente diversificando i diversi titoli passerà da una perdita di 4 Euro (portafoglio di soli etf) ad un guadagno di 74 Euro! Ecco come migliorare quindi le performance del portafoglio andando semplicemente ad agire sulla leva fiscale, con un ultimo accorgimento:

è importante perchè il vantaggio fiscale sia utilizzato vendere PRIMA i prodotti in perdita e DOPO quelli in guadagno, e le perdite si possono recuperare al massimo entro 4 anni

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi vedere nella pratica come costruire un portafoglio investimenti profittevole, ISCRIVITI SUBITO ALLA NOSTRA NUOVA AREA RISERVATA ED UNISCITI AD ALTRI 170 WALLSTREETERS TRAMITE LA SEZIONE DEDICATA! Alla prossima