Quando finirà?

Ciao a tutti,

non so se sia il destino o meno che inauguriamo il nostro nuovo sito nella peggiore giornata di Borsa della storia (almeno per l’Italia), ma noi la vediamo decisamente più come un’opportunità.

Ma come sempre sito nuovo, abitudini vecchie, ovvero, esserci sempre per chi ci segue e produrre contenuti utili!

Vi scrivo quindi data la delicatezza del periodo attuale, in quanto ritengo che soprattutto in momenti come questi noi abbiamo il dovere di esserci per voi. Detto ciò, vi riporto un breve riassunto (lato mercati) dell’ultimo periodo (in particolare delle ultime 3 settimane) che ad oggi possiamo considerare, per ribassi e volatilità, pari se non superiore (se consideriamo la brevità temporale) della crisi 2008.

   

Dopo un’iniziale sottovalutazione del fenomeno, i mercati hanno prezzato nelle ultime 2 settimane lo scenario peggiore del Virus, pertanto abbiamo assistito a cali in doppia cifra su tutti i principali mercati, in primis su quello italiano, in quanto l’Italia è stata il Paese Europeo (per ora) più impattato dal Coronavirus.

Come potete vedere dall’immagine sopra, il calo è stato in 3 settimane di circa il 40%!

Il fenomeno del coronavirus però, insieme alle dispute petrolifere (di cui abbiamo già parlato) e la poca incisività della Banca Centrale Europea nella giornata odierna, ha trascinato a ribasso (per importi simili) anche gli altri indici.

Questo perché sui mercati l’incertezza (in questo caso legata al “quando finirà” questa epidemia) è il nemico peggiore. Da qui il motivo per cui, verso fine gennaio, prima che la situazione peggiorasse, e la scorsa settimana, dopo il primo calo molto forte, ho preferito mantenere più alta la liquidità e sopratutto saranno almeno 20 giorni che vado sbandierando di fare Piani di accumulo per non farsi male (speriamo che qualcuno mi abbia ascoltato).

Pertanto ritengo che cominceremo a vedere la luce (e di conseguenza miglioramenti sui mercati) quando a livello di “coronavirus” la condizione inizierà ad essere più sotto controllo (vedi vaccino oppure anche solo efficacia delle misure adottate), piuttosto che in base a manovre di politica monetaria (inefficaci perchè come ho detto in questa intervista è un problema soprattutto di offerta questa volta, non di domanda).

Attualmente infatti sembra che la Cina (da cui è partito tutto) si stia stabilizzando, ed infatti il mercato cinese risulta (se consideriamo l’ultimo periodo) quello che ad oggi ha recuperato di più, o se vogliamo vederla da un altro lato che sta soffrendo di meno.

Ma come dico sempre anche conoscere la storia (ed i precedenti) può aiutarci soprattutto dal lato emotivo a non incorrere nei “classici errori di finanza comportamentale”.

Per rispondere invece alla domanda delle domande, ovvero “quando finirà?”, premesso che nessuno può saperlo, vi invito a leggere quanto segue, tratto da un recente report di Goldman Sachs. Vi allego (immagine sotto) un’immagine da cui risultano TUTTE le crisi di mercato degli ultimi 100 anni, con alcune considerazioni:    
  • Le crisi sono di 3 tipi (cicliche, strutturali, event-driven). Per come si è sviluppata fino ad ora, possiamo indubbiamente dire che questa fase ribassista sia del terzo tipo (dove l’”evento” non è altro che il coronavirus). Se alla fine gli impatti sull’economia (perché ci saranno sicuramente) dovessero essere di breve durata (2 trimestri) allora la crisi “event-driven” sarà caratterizzata per essere “breve ma intensa”. Perciò se vale per le fasi ribassiste varrà allo stesso modo per i rialzi che ne seguiranno (si va dai 3 ai 9 mesi però, serve molta molta pazienza, anche perchè il mercato potrebbe scendere ancora)
 
  • Se la crisi da Event-driven dovesse trasformarsi in qualcosa di più duraturo (ciclica o strutturale) allora sarà il caso di andare a rivedere in generale i portafogli che ad ogni modo già avevamo alleggerito parecchio (ma lo vedrete a maggio per gli abbonati).

Adesso giusto qualche precisazione finale in più:

non farsi prendere dall’emotività (giustificata ci mancherebbe) nel compiere azioni dettate da ansia, avidità o paura, in questo periodo così delicato, dove il rischio di commettere errori è maggiore.

Ribadisco, valutate i piani di accumulo!!!

Spero con questo riassunto di aver fatto cosa gradita, ed ancora di più di avervi fatto “percepire” che nonostante la difficoltà del momento, dobbiamo guardare “oltre” i prossimi mesi sapendo che potrete sempre contare su di me, e che “finanziariamente parlando” qui le cose vanno meglio rispetto a quanto sta accadendo fuori

Vi ricordo che potete iscrivervi alla waiting list per i servizi che partiranno a maggio (QUI TROVATE MAGGIORI INFORMAZIONI).

A presto