BATTING AVERAGE: QUANTO E’ BUONO IL TUO INVESTIMENTO?

Sembra un “termine sportivo” (la traduzione è “media di battuta”) in verità identifica l’abilità di un gestore di fondi nel superare (più volte lo fa e più è bravo) il suo benchmark di riferimento. Perché un indicatore simile è importante? Per capirlo dobbiamo prima spiegare come funziona questo indicatore (da ora in poi “BA”) e poi capire come interpretarlo. Dunque abbiamo spiegato che il BA indica la bravura del gestore nel superare il suo benchmark. A questa informazione, dobbiamo aggiungere che si tratta di un indicatore solitamente misurato in termini di “QUANTE VOLTE” in un “DETERMINATO PERIODO” il gestore è stato più bravo, ecco dove risiede l’importanza del BA! Facciamo che iniziamo a metterci dei numeri così ti chiarisco subito il concetto, con una premessa: il BA è un indicatore attendibile ed importante da usare (insieme ad altri strumenti) su periodi pari o superiori ai 2/3 anni, su durate inferiori ha poco senso. Quindi, ipotizziamo che un determinato Fondo Attivo “Pinco Pallo” presenti un BA a 3 anni di 55. Questo significa che su un periodo di 3 anni (36 mesi) il fondo ha superato come performance il suo Benchmark il 55% delle volte (quindi 20 mesi su 36 il fondo avrà performato meglio del suo benchmark, 16 mesi su 36 peggio). Come diceva il mio professore di economica aziendale, non è scienza missilistica, quindi una volta compreso il concetto è facile applicarlo. Vediamo ora vantaggi e svantaggi di questo indicatore…..

VANTAGGI

  • Semplicità di calcolo e strumento intuitivo
  • Valido per orizzonti superiori ai 2-3 anni
  • Evidente indicazione dell’abilità del gestore di performare

SVANTAGGI

  • Non vengono considerati i rischi
  • Considera solo la “direzione” (sopra o sotto al benchmark, meglio o peggio) ma non ti dice “di quanto”
Nel caso del primo svantaggio, è utile specificare meglio di cosa si tratta. In particolare, come saprai da bravo investitore leggendo ormai il mio blog da parecchio tempo, quando si investono dei soldi uno dei pilastri a livello di concetti è il rapporto Rischio-rendimento. Questo perché (ovviamente) avrà più senso investire in uno strumento che performa il 5% con una volatilità (indice di misura del rischio) del 3%, piuttosto che in un altro strumento che performa il 5% con una volatilità del 12%. Questo perché a parità di performance, il secondo strumento avrà assunto maggiore rischio, ed a noi bravi investitori questo non piace. Tornando al caso del BA, se nel nostro esempio sopra vediamo che su 3 anni il gestore ha un BA del 55%, significa che 55 volte su 100 ha fatto (in termini di performance) meglio del benchmark, però (ecco perché è uno svantaggio) ci manca la seconda parte del RISCHIO-RENDIMENTO, ovvero la risposta alla domanda: SI OK, MA A CHE PREZZO? QUANTO RISCHIO SI E’ PRESO PER BATTERE IL BENCHMARK? E questo il BA non può dircelo! Ecco perché come sempre è consigliatissimo utilizzare tutto un insieme di strumenti, da soli servono a poco, ma con la giusta strategia possono dirci tanto. Purtroppo però devi sapere (e qui come sempre sai che faccio educazione) che i migliori fondi sul mercato (i migliori, pochi) presentano un BA intorno al 60-65% (ripeto, I MIGLIORI) quindi è molto più probabile prendere (purtroppo fondi pessimi rispetto a scegliere fondi migliori). Ma tu ora hai un’arma in più da utilizzare! ………ECCOLA QUA, LO SAPEVO, LA DOMANDA! DOVE CAVOLO LO TROVO IL “BA”? Ti dò una notizia buona ed una cattiva…la cattiva è che non lo trovi da nessuna parte! La buona, è che “nella pratica” puoi utilizzare un indicatore del tutto simile in termini di significato e funzionamento chiamato “INFORMATION RATIO” (IR), che ANZI, è pure meglio perché considera anche la volatilità!!! (ovvero include il rischio che ci mancava nel BA!). (lo trovi ad esempio su Quantalys) . Una volta scelto il tuo fondo (tramite il codice ISIN identificativo da inserire in alto a destra) puoi andare nella sezione “performance” e vedere l’indicatore come nella foto. Immagine.png Questo indicatore (IR) confronta la performance del fondo con il suo benchmark, e come per il BA evidenzia le qualità del gestore nell’ottenere risultati migliori del benchmark. Più elevato sarà il valore di IR e migliore sarà il giudizio attribuibile al gestore. Quindi nell’esempio dell’immagine sopra (un fondo schifoso), su un periodo di 3 anni il nostro IR è negativo sempre, quindi vuol dire che il fondo non è riuscito mai a superare il suo benchmark (in termini di performance), anche se su un periodo di 3 anni migliora rispetto ad esempio alle performance (sempre rispetto al benchmark) ad 1 e 5 anni. (IL CONSIGLIO E’: TROVA UN PRODOTTO CHE PRESENTI UN BA PIU’ POSITIVO E PIU’ ALTO POSSIBILE IN TERMINI DI NUMERO, POSSIBILMENTE AD 1-3-5 ANNI). Chiaramente sui prodotti a gestione passiva invece (fondi indicizzati ed ETF tradizionali, questa analisi ha poco senso). Alla prossima! E mi raccomando, migliora la “media di battuta” del tuo portafoglio, adesso puoi farlo!